Ecco la scocca montata intagliata e verniciata, la vernice andrà cambiata. Passiamo all'elettronica interna.

Quella che vedete nella foto sotto è "il ripieno" di una Mustek DV3000 con sostanziali modifiche atte a creare le circuitazioni del commlock, le modifiche più importanti sono state: la separazione della telecamera dalla scheda madre, che è stata ricollegata con 30 sottilissimi cavetti saldati direttamente sullo stampato in uno spazio di 1,3x 0,4 Cm, la modifica delle connessioni del piccolo monitor LCD, ottenuta smontando una parte della circuiteria del monitor stesso, l'aggiunta del trasmettitore e di un piccolo telecomando, la rimozione dalla scheda madre del porta batterie, la modifica alla tastiera per collegarla ai tasti del commlock ecc. Ma entriamo nei dettagli.

Questa elettronica della Mustek comprende tutto il necessario, è composta da una telecamera da 3 MegaPixel, un monitor LCD TFT da 1,5 pollici, una tastiera di controllo a 9 tasti più una a 4 tasti, il tutto corredato di logica con porta USB e uscite audio/video che funziona come un videoregistratore a stato solido su memoria SD da 128 Mb (o maggiore), nella quale finiscono suoni foto e filmati. Questo per quel che riguarda la parte principale. Per trasmettere ho collegato alle uscite audio e video un semplice trasmettitore in miniatura da video sorveglianza, grande appena 3 cm per 2 cm, che trasmette al suo apposito ricevitore, magari da inserire in un commpost!. In oltre ho voluto mettere un minuscolo radiocomando a 4 canali, anch'esso con il suo ricevitore con il quale si possono attivare carichi a 220v o altro.

Quello che vedete sopra è il monitor, è stato modificato togliendo dal retro il circuito che lo collega al resto dell'elettronica, poi è stato incollato sul parasole da me realizzato con il vetro polistirolo da 4 mm di spessore.

Sopra una prova di come inserire l'elettronica nel commlock, come si vede la scheda madre andrà inserita a 45 gradi, altrimenti non entrerebbe nel commlock, sotto di essa rimarrà la tastiera, alla quale sono stati incollati 9 tasti di una vecchia calcolatrice del 1970. In oltre tra la tastiera e la scheda madre, rimane inglobata la telecamera che sbuca di lato. Sotto il modulo trasmettitore da 800 mw, che non potranno mai essere raggiunti alimentandolo a pile, ma ne bastano anche meno. Il modulo dovrebbe essere alimentato a 9 volt, ma le pile di questo tipo sono troppo grandi, quindi io ho usato una pila da 12v per macchine fotografiche con un semplice partitore resistivo per ottenere 9 volt.

Qualcuno si chiederà perché non usare un videofonino? Sarebbe fantastico ma non ne ho trovati di adatti ad essere trasformati in un commlock.... per ora, eppoi c'è sempre il problema della telecamera che non può essere montata accanto al monitor, ma.... chissà. Comunque tramite la porta USB è possibile collegare il commlock ad un PC per salvare il contenuto della memoria o inserire foto e filmati a piacere, oppure usarlo come un comune Hard Disk esterno. Tramite la porta USB è possibile anche l'utilizzo del commlock come webcam.

Come detto in precedenza, la difficoltà sta tutta nel modificare la circuiteria per costruire effettivamente il teleblocco. Come si vede sopra la telecamera è collegata con un fascio di cavi molto morbidi e sottili, mentre in origine è saldata direttamente al resto del circuito. Questa è di fatto la difficoltà maggiore, ma se si possiede una stazione dissaldante, che io non ho, il problema si riduce, in ogni caso bisogna togliere i connettori dai due stampati e, con molta pazienza, ricollegare tutti e 30 i contatti con la massima cura, le piste sono calcolate per componenti SMD, non per accettare cavetti, e potrebbero staccarsi dallo stampato. in tal caso si procederebbe nel gettare tutto nel cesso! Magari non tutti e 30 i contatti sono collegati effettivamente, ma non sapendo quali io li ho ricollegati tutti. Se si possiedono connettori simili a quelli usati sugli stampati, si potrebbe creare una miniprolunga, e sarebbe meglio.... ma io non li ho.

Bisogna anche costruire tutti i tasti e collegarli sempre a piste microscopiche, quindi come sopra, dissaldare i pulsanti e così via. Vanno costruiti i supporti per i LED che illumineranno le due spie (bianca e rossa) poste sopra la tastiera numerica, e ancora dissaldare i led dagli stampati e ricollegarli come in precedenza, il tutto evitando scariche elettrostatiche che vanificherebbero tutto il lavoro. Insomma un bel daffare, lavoro difficile da eseguire anche con attrezzatura professionale. In pratica i primi tentativi di rimettere in funzione la telecamera vanno miserabilmente falliti, cavi troppo lunghi, saldature sbagliate, troppe capacità parassite nei contatti.